Di sicuro Giorgio, arrivato qui sul finire degli anni ’90, ha raccolto più grappoli, anche perché ha tagliato il traguardo delle 33 vendemmie, che prescritto aspirine. Giorgio è stato infatti farmacista, parente di un altro farmacista che acquistò l’attuale azienda nel 1939. Da realtà agricola Colutta si è specializzata nel vino, giungendo oggi a una quota di 20 ettari vitati. Qui sono ospitate le varietà classiche dei Colli Orientali del Friuli sia bianche sia rosse, ma anche quei vitigni internazionali che tuttavia sono da talmente tanto tempo da queste parti da considerarsi a loro volta autoctoni: ad esempio il Sauvignon Blanc e il Merlot. Per chi non ha prescritto medicine agli uomini non è certo la volta di farlo con le piante, qui condotte in maniera attenta, consapevole e competente. Nel 1999 avviene la ristrutturazione dei locali adibiti alla cantina, la cui costruzione risale addirittura al 1700. Lo stile dei vini prodotti da Colutta è molto diretto e sincero.