Avere stoffa si dice quando si ha talento nel fare qualcosa. Come si potrebbe definire chi la stoffa, in questo caso la seta, la produce per davvero, per altro con una qualità mai meno che eccellente? La famiglia Alois per secoli ha prodotto alcuni tra i migliori tessuti che ‘hanno vestito’ i più importanti palazzi al mondo: Casa Bianca, Quirinale, Louvre. Nel tempo dalla seta sono passati alla vite, tessendo tuttavia uno stretto rapporto con le colline che circondano la reggia di Caserta, di fatto il domicilio del parco vitato dell’azienda. Uno contraddistinto oggi da 20 ettari di vigneto, caratterizzati in parte da suoli ricchi di cenere vulcanica e in parte da calcare. Qui sono ospitati esclusivamente grappoli locali come: Falanghina, Aglianico, Pallagrello bianco, Pallagrello nero e Casavecchia. Quest’ultima è una varietà a bacca rossa ritrovata in un appezzamento presso una ‘casa vecchia’, da qui il nome, che tuttavia pare essere molto antica, tanto da risultare assimilabile con una delle varietà con cui i Sanniti (V sec a.C) producevano il famoso vino Trebulanum; non a caso ancora oggi il nome di una delle etichette di Alois, appartenente alla linea chiamata ‘cru’. L’indole artigiana di quest’azienda dell’Alta Campania prosegue anche in cantina, realizzando etichette mediante utilizzo di acciaio, legno di differenti dimensioni e soprattutto lunghissime soste in bottiglia.