La bolla di qualità non ha colore? Invece sì. Non si tratta tuttavia delle classiche variazioni sul tema del bianco, del rosato o del rosso. Il colore della bollicina prodotta da Tenute Nura, siamo nel piacentino, è quella che fa riferimento al colore pantone 188. Non a caso P188 è anche la sigla che individua la linea di punta di Tenute Nura, un’azienda artigiana che tuttavia ha un approccio produttivo molto contemporaneo, come quello che non sacrifica sull’altare della tipicità a tutti i costi, valori come innovazione e attualità di gusto. Il territorio è comunque rappresentato grazie al colore rossastro, simile a quello del pantone che dà il nome alla gamma di etichette, che richiama la cromia dei 45 ettari di terreni aziendali, caratterizzati da una matrice argillosa e insieme ferrosa. In questo contesto convivono varietà autoctone e internazionali, con cui Tenute Nura produce vini fermi e bollicine. La scelta di questa realtà è quella di seguire sin da subito l’attualità del biologico e in alcuni casi del biodinamico, quest’ultimo, per ora, solo in vigna. In cantina si servono di un’ampia gamma di strumenti produttivi, che comprendono anfore e tonneaux. Per la produzione dei propri spumanti Tenute Nura utilizza lunghi affinamenti sui lieviti (fino a 84 mesi), associati a dosaggi contenuti sia di zucchero sia di solforosa, in modo da ‘dar voce’ ad un territorio da cui prendono vita vini dritti, minerali, in una parola contemporanei.