Dire Toscana nel vino è dire nulla. Diversità e identità qui, come per altro in molte regioni italiane, creano insieme ai numerosi vitigni grazie a cui sono tradotti questi due aspetti, un’ampia serie di variabili. A questi aggiungete due uomini, nello specifico due enologi piuttosto bravini, un duo di varietà internazionali (Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc), che però da queste parti hanno messo radici talmente profonde da essere assimiliati a due autoctoni e avrete la fotografia d’insieme del progetto Terre Diverse a Bolgheri. Da 1,5 ettari deriva l’etichetta chiamata ‘Macchia al Prete’, il nome deriva dalla località che ospita il vigneto. Uno per ora caratterizzato da un’età piuttosto giovane. Perciò, almeno in una fase iniziale, la convinzione del Caciorgna e del Berti è quella di adottare una vinificazione molto elementare, seguita da un affinamento in questa prima fase leggero, in quanto realizzato solo con legno di diversi passaggi, così da non silenziare il carattere aromatico e gustativo del luogo.