Di fianco a Pomerol nuovamente in un’area in cui la fa spesso da padrone il Merlot (79%) affiancato nell’uvaggio dal Cabernet Franc, si trova Saint-Emilion. La qualità dei terreni è ripartita tra 4 superfici: ghiaia, molto poca, sabbia, vicino al fiume e alla base del plateau, il punto più alto della zona, argilla e calcare. Quest’ultimo tipo di superficie riguarda i vigneti che sono nelle immediate vicinanze del villaggio. Saint-Emilion ha una classificazione tutta sua che cambia ogni 10 anni. L’area di produzione è parecchio vasta, tanto da coprire addirittura oltre 5000 ettari di vigna. Nonostante questo la media di vigneto per azienda non supera gli 8 ettari. La quota di aziende che stanno convertendosi al biologico e/o al biodinamico è in costante ascesa. Una delle realtà che prima di altre e più di altre ha creduto a questo cambiamento è Château Canon la Gaffelière. Paesaggisticamente il villaggio di Saint-Emilion è molto bello, tanto da essere inserito dall’Unesco come sito World Heritage.

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